Rientrano nella definizione di medicina alternativa tutte quelle pratiche di cura diverse da quella cosidetta
"allopatica" o convenzionale. Per medicina allopatica si intende la medicina scientifica
occidentale (ufficiale) che utilizza il principio del "contraria contraris", in altre parole,
la sostanza attiva del farmaco utilizzato per la cura possiede una proprietà che contrasta l'azione della malattia. Rientrano
nella medicina alternativa, quindi, tutte quelle pratiche mediche non conformi a quella regolamentata che prevedono fasi di
sperimentazione, protocolli di utilizzo, visti delle autorità competenti, etc. Per una panoramica delle pratiche mediche
alternative più diffuse vai all'apposita pagina medalternativa raggiungibile dal menu principale o direttamente cliccando
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L'Ayurvedica è un'altra di quelle pratiche mediche non convenzionale o alternativa. L'ayurveda, originaria dell'India, è una parola
sanscrita che ha il significato di "sapere della longevità" (Ayur + Veda). Infatti, il sistema
medico Ayurvedico è molto vasto e complesso comprendente aspetti di prevenzione, oltre che di cura, che permetterebbero di vivere
più a lungo. L'ayurveda, insieme al libro di Susruta, è una delle prime pratiche mediche che supera il sistema teurgico
(vedi storia della medicina) di trattare le malattie le cui origini risalgono a circa il 2.500 A.C.
Secondo l'Ayurveda l'organismo umano è pervaso da tre energie vitali, chiamate dosha, in proporzioni diverse. Attraverso il loro stato di
equilibrio o squilibrio, rispetto alla costituzione individuale, determinano lo stato di benessere o malattia dell'individuo.
Molte delle pratiche Ayurvediche sono volte più alla prevenzione che alla cura delle malattie secondo il principio che mantenere in
equilibrio, e quindi in stato di benessere l'organismo, si rafforza lo stesso rendendolo meno soggetto alle malattie (quello che nella medicina
convenzionale viene chiamato sistema immunitario).
In stato di malessere, il terapeuta Ayurvedico è chiamatio ad individuare l'origine dello squilibrio di uno o più dei cosidetti dosha, che
rappresentano le energie vitali dell'organismo, ed elabora la terapia opportuna, secondo la costituzione del soggetto, che può
comprendere pratiche e sostanze quali:
- diete e digiuno
- massaggi con olii, bagni
- meditazioni
- terapie dei colori, degli aromi, della musica
- metodi di smaltimento e devianti (salassi, coppettazione, diuretici, lassativi, ...)
- fitoterapia con ca. 5000 piante, spesso combinate con minerali e/o metalli
- Esercizio fisico appropriato solitamente yoga e tecniche di rilassamento e respirazione profonda.
Con proprie risoluzioni l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inteso regolarizzare il rapporto con le medicine non convenzionali,
tra le quali spicca quella Ayurveda. Attualmente una grossa porzione della popolazione indiana utilizza la medicina Ayurvedica, anche contestualmente
a quella convenzionale, medicina alternativa che ha guadagnato non pochi adepti anche in altre parti dell'Asia, in Europa e negli Stati Uniti.
Più che una pratica curativa, l'Ayurveda è una filosofia di vita che cerca di utilizzare e sviluppare i sistemi di regolazione e autoguarigione
naturali insiti nell'uomo. Una disciplina che cerca di preservare la salute a tutti i livelli (fisico e mentale in simbiosi con l'ambiente circostante)
per conseguire e mantenere il benessere generale dell'organismo.
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