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STORIA DELLA MEDICINA
 
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Premessa
La medicina, come qualsiasi altra disciplina tecnico-scientifica, ha avuto sviluppi diversi nelle varie parti del pianeta. Persino oggi che con Internet e le altre tecnologie di comunicazione la scienza è teoricamente accessibile da ogni angolo del globo, vi sono enormi differenze sostanziali del livello di prestazioni mediche che è possibile ottenere nelle diverse aree del mondo. Per rendersi conto di ciò, basterebbe fare un viaggio in qualche angolo remoto del continente africano, piuttosto che nelle decentrate aree agricole cinesi o indiane, o anche in qualche sperduta isola oceanica o nella foresta amazonica oppure tra gli eschimesi. La ragione di queste diversità è difficile da spiegare e non può essere causata dalla sola disponibilità di risorse naturali, e comunque non è scopo del sito.


Origini
La nascita della medicina, come la intendiamo ai giorni nostri, si può far risalire agli studi di Ippocrate (460-370 a.C.). Considerato il più grande genio della medicina antica, ha influenzato la condotta medica per oltre 2000 anni e alcune delle sue tecniche, quali l'ispezione del corpo, la palpazione e l'auscultazione del torace, sono tuttora utilizzate. Ippocrate lascio numerosi scritti di medicina (raccolti nel "Corpus Ippocraticus"), molto probabilmente prodotti riprendendo e sviluppando, secondo le proprie intuizioni, le conoscenze di filosofi e "illuminati" suoi predecessori.

dea hygieia           caduceo           contrarian curantur

La medicina precedente ad Ippocrate, e anche successiva in molte aree del globo (vedi premessa), era essenzialmente di tipo divinatorio, legata cioè a riti magici, o di tipo teurgico. Per quest'ultima, la malattia era una sorta di castigo divino da risolvere solo a mezzo di preghiere e offerte sacrificali. Solo con la fase empirica si sono poste le basi per la risoluzione reale delle malattie attraverso la somministrazione di rimedi medicamentosi. Questa fase si sviluppò con l'osservazione e la sperimentazione per tentativi, usando preparati di origine vegetale, minerale e animale.

Le nozioni venivano tramandate oralmente e, generalmente, il deputato a curare era anche il sacerdote addetto a riti propiziatori rivolti alle divinità. E' noto che ogni raggruppamento umano organizzato, in ogni epoca, avesse una o più divinità da adorare (religione) generalmente legata alla cosmogonia (concezione della nascita, formazione e struttura dell'universo).

Un esempio di uomo della medicina-stregone di storia recentissima, di cui si è avuta ampia conoscenza grazie ai film di genere western molto in voga negli anni '60-70, è presente nelle popolazioni degli indiani d'america. Non è escluso che ancor oggi, in qualche remota zona della terra, non esista un insediamento umano che abbia questa struttura sociale. L'antropologia ci dice che questo tipo di sviluppo sociale è comune a tutte le popolazioni organizzate e, per alcuni versi, esistente ancor oggi.


Sviluppo
Come si è detto la medicina, come tutte le altre scienze, ha avuto sviluppi e tempistiche diversi nelle varie regioni del globo. In alcune zone vi è stata un'accelerazione grazie a scoperte più o meno causali o per l'organizzazione sociale più evoluta nella quale si favoriva la ricerca e lo studio. E' stato grazie all'introduzione della scrittura che è stato possibile tramandare le esperienze in modo duraturo. Ed è merito delle attività umane quale quella migratoria o esplorativa che queste scoperte hanno potuto superare i confini del luogo di origine. Le stesse riprese e rielaborate, magari a distanza di secoli, con conoscenze sviluppate da illuminati di altri luoghi, hanno prodotto maggiori sviluppi e perfezionamenti. In alcuni luoghi si sono istituite delle scuole con diverso approccio logico e diverse filosofie di studio, ma tutte miranti all'incremento delle conoscenze per porre rimedio alle malattie e alleviare le sofferenze.

Le scuole che hanno avuto notevole importanza nella storia dello sviluppo della medicina e che al tempo erano all'avanguardia della conoscenza sono quella Ionica, da cui discese quella Greca all'interno della quale si pone il menzionato Ippocrate. A Roma nacque una scuola medica per mezzo dell'opera di moltissimi medici provenienti dalla Grecia. Questa si evolse apportando nuove conoscenze alla disciplina. Da ricordare l'opera di Aulo Cornelio Celso (fine del I° sec A.C.), l'unico medico romano tra i grandi medici che operarono a Roma nel periodo. A lui si deve il "De medicina" un compendio di medicina in otto volumi, giunto fino a noi, in cui si usarono per la prima volta termini medici che sono ancora in uso nella medicina contemporanea. Della stessa scuola, il più noto dei medici fu Galeno (II° sec). A partire dal VIII° secolo è la scuola araba a dominare la scena per parecchi secoli. Per quanto riguarda le scuole italiane sono da ricordare la Scuola Salernitana e quella Pisana.



Successivamente, da questi poli didattici nacquero le università dove la medicina veniva studiata ed insegnata con la conseguenza che la platea dei possibili medici-studiosi, non più ristretta ai soli prescelti, ha prodotto un notevolmente sviluppo dell'arte medica. C'è da notare, comunque, che l'accelerazione maggiore si è verificata quando ad un certo punto, così come successe con l'Astronomia e l'Astrologia, le due, diciamo, "competenze", scientifica e metafisica, sono state divise liberando la scienza da resistenze illogiche, proseguendo per quella che è, secondo la mia opinione personale, la vera conoscenza di Dio. Lo stesso Ippocrate, già ai suoi tempi, con i suoi lavori espresse l'idea di separare la medicina dalla filosofia. La medicina poi, con l'evolversi delle altre conoscenze e tecniche ha avuto a disposizione strumenti di indagine e ricerche più sofisticate. La ricerca ha avuto tali risultati che è stato necessario scindere la medicina in numerosi settori. L'informatica, per ultima ha messo a disposizione della comunità scientifica uno strumento potentissimo che le ha permesso di arrivare all'intima natura della vita con la scoperta e la successiva mappatura del Genoma.

Prospettive
Con la scoperta del genoma e lo studio dei singoli geni che lo compongono, si è aperta la strada per trovare la soluzione a parecchie malattie geniche, ma gli orizzonti dei possibili sviluppi della tecnica genica sono innumerevoli e non tutti al momento neanche potizzabili. Altro filone di notevole interesse è quello dell'utilizzo delle cellule Staminali. Queste, se i primi risultati saranno confermati, potrebbero portare la medicina al superamento dei trapianti d'organo ipotizzando che in futuro si possa essere in grado di rigenerare qualsiasi parte del corpo umano.
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