|
Il corpo umano è una macchina biologica che funziona per mezzo di innumerevoli complesse reazioni chimiche.
Ogni tipo di attività, comprese le funzioni superiori quali il pensiero e le emozioni, sono il risultato di
un insieme coordinato di reazioni chimiche. Dal cibo ingerito l'organismo ricava gli elementi e l'energia
necessari che proteine, enzimi, amminoacidi, etc., utilizzano sia per generare e mantenere se stessi che per
sviluppare lavoro. In questa complicatissima meravigliosa macchina, il sistema cardiocircolatorio è preposto
a trasportare i vari componenti nei distretti dove verranno utilizzati. Il mezzo è il sangue che pompato dal
cuore arriva nella più remota parte del nostro corpo. Il sangue quindi distribuisce il necessario per la
sopravvivenza delle cellule, ma è deputato anche a trasportare le scorie prodotte delle reazioni chimiche per
la successiva eliminazione. Il sangue è costituito da una parte liquida, chiamata plasma, e da una parte
cellulare o corpuscolata. Nel plasma è presente una vasta gamma di sostanze quali enzimi, minerali, lipidi,
ormoni, zuccheri, vitamine, proteine ecc. La parte corpuscolata è costituita dai globuli rossi o eritrociti,
da globuli bianchi o leucociti e dalle piastrine.
Con il progredire della conoscenza medica si sono messi a punto dei metodi diagnostici per controllare che la
"macchina" funzioni a dovere. L'esame del sangue è il metodo principe di indagine diagnostica. Attraverso l'esame
del sangue si possono controllare innumerevoli funzioni e attività per l'individuazione di eventuali anomalie.
La moderna medicina riserva una notevole importanza alla prevenzione, per tale motivo suggerisce di effettuare
le analisi del sangue periodicamente, anche in assenza di sintomi morbosi. La periodicità dell'effettuazione delle
analisi del sangue dipende dall'età e dalla salute del soggetto, nonchè in base ad alcune valutazioni soggettive
di comportamenti o stili di vita considerati a rischio, quali sedentarietà, fumo, eccessi alimentari, stress.
|
Esami del Sangue
Sigla | valori Normali | Significato |
---|
Min | Max | Unità |
EMOCROMO |
RBC | 4,6 | 5,9 | 106 uL | Red Blood Cell - Globuli Rossi - Misura il numero di globuli rossi (detti anche eritrociti o emazie), deputati al trasporto dell'ossigeno. |
HGB | 14 | 17 | g/dl | HemoGloBin - Emoglobina - Misura la quantità di emoglobina, proteina contenuta nei globuli rossi con la funzione di legare le molecole di ossigeno e di anidride carbonica |
HCT | 42 | 53 | % | HematoCriT - Ematocrito (percentuale del volume del sangue occupato dai globuli rossi) |
MCV | 82 | 97 | f/L | Mean Corpuscular Volume - indica il volume medio dei globuli rossi |
MCH | 26 | 32 | pg | Mean Corpuscular Volume - indica il contenuto emoglobinico globulare medio cioè la quantità media di emoglobina presente in ogni globulo rosso |
MCHC | 32 | 37 | g/dl | Mean Corpuscular Hemoglobin Concentration - indica la concentrazione emoglobinica corpuscolare media cioè il rapporto tra emoglobine e il volume in cui viene contenuta |
RDW-SD | 39 | 50 | f/L | Red cell Distribution Width - Standard Deviation <> rappresenta la distribuzione volumetrica eritrocitaria calcolata rispetto alla deviazione standard |
RDW-CV | 11 | 16 | % | Red cell distribution width - Coefficient Variation <> rappresenta la distribuzione volumetrica eritrocitaria calcolata rispetto al coefficiente di variazione |
PLT | 150 | 450 | 103 uL | PLateleT - Piastrine - Misura il numero delle piastrine presenti nel sangue, hanno il compito di favorire la coagulazione. |
PDW | 9 | 17 | fL | Platelet Distribution Width - rappresenta la distribuzione volumetrica delle piastrine |
MPV | 7 | 10 | fL | Mean Platelet Volume - indica il volume medio delle piastrine |
P-LCR | 25 | 40 | % | Platelet-Large Cell Ratio - Percentuale delle piastrine di grandi dimensioni |
PCT | 0,19 | 0,38 | % | PlateletCriT - Piastrinocrito, misura la frazione percentuale della massa del sangue intero occupata dalle piastrine. |
WBC | 4 | 10 | 103 uL | White Blood Cell - Globuli Bianchi - Misura il numero di globuli biancgi (detti anche leucociti), hanno funzione immunitaria |
FORMULA LEUCOCITARIA |
NEUT % | 37 | 70 | % | NEUTrophil - Neutrofili. Indica la percentuale di Neutrofili sul totale dei Leucociti. |
LYMPH % | 20 | 45 | % | LYMPHocyte - Linfociti. Indica la percentuale di Linfociti sul totale dei Leucociti. |
MONO % | 3 | 12,5 | % | MONOcyte - Monociti. Indica la percentuale di Monociti sul totale dei Leucociti. |
EO % | 0,5 | 7 | % | EOsinophil - Eosinofili. Indica la percentuale di Eosinofili sul totale dei Leucociti. |
BASO % | 0 | 2 | % | BASOphil - Basofili. Indica la percentuale di Basofili sul totale dei Leucociti. |
NEUT # | 1,5 | 7 | # | NEUTrophil - Neutrofili. Indica il numero di Neutrofili nel campione di misura. |
LYMPH # | 1,2 | 3,5 | # | LYMPHocyte - Linfociti. Indica il numero di Linfociti nel campione di misura. |
MONO # | 0 | 1 | # | MONOcyte - Monociti. Indica il numero di Monociti nel campione di misura. |
EO # | 0 | 0,5 | # | EOsophil - Eosinofili. Indica il numero di Eosinofili nel campione di misura. |
BASO # | 0 | 0,2 | # | BASOphil - Basofili. Indica il numero di Basofili nel campione di misura. |
ALTRI |
Glicemia | 75 | 110 | mg/dL |
La Glicemia misura la quantità di glucosio nel sangue |
Creatininemia | 0,8 | 1,5 | mg/dL |
La Creatininemia misura la quantità della Creatinina nel sangue. |
Proteine Totali | 6,3 | 8,2 | g/dL |
Proteine totali, misura la quantità della somma delle 5 proteine fondamentali contenute nel sangue. |
Sideremia | 49 | 181 | µg/dL |
La Sideremia misura la quantità di Ferro contenuta nel sangue. |
Ferritina | 32 | 274 | ng/ml |
La Ferritina misura la quantità di Ferro a livello di fegato. |
Azotemia | 16 | 50 | mg/dl |
L'Azotemia misura la quantità di Urea nel sangue. |
Uricemia | 3,2 | 8,1 | mg/100ml |
L'Uricemia misura la quantità di acido Urico contenuto nel sangue. |
Trigliceridemia | 50 | 200 | mg/dl |
La Trigliceridemia misura la quantità di trigliceridi nel sangue. |
TAS | 0 | < 250 | uL |
TAS - Titolo AntiStreptolisina, misura il numero degli anticorpi, presenti nel sangue, prodotti dall'organismo nei confronti della streptolisina-O prodotta da batteri Streptococchi beta-emolitici di gruppo A responsabili di infezioni faringee. |
COLESTEROLEMIA |
Colesterolo Totale | 120 | 200 | mg/dl |
Il Colesterolo Totale misura la quantità di colesterolo contenuto nel sangue, sia quello prodotto dall'organismo, che quello introdotto con gli alimenti. Siccome il colesterolo non è una sostanza solubile, per essere trasportato nel sangue si lega alle lipoproteine.
|
LDL | 0 | 150 | mg/dl |
Low Density Lipoprotein - Lipoproteina a Bassa Densità, misura la quantità di LDL (colesterolo "cattivo") contenuta nel sangue.
|
HDL | 35 | 75 | mg/dl |
High Density Lipoprotein - Lipoproteina ad Alta Densità, misura la quantità di HDL (colesterolo "buono") contenuta nel sangue. E' definito colesterolo buono in quanto aiuta ad eliminare quello cattivo.
|
ELETTROLITI |
Calcio | 1,7 | 2,3 | mEq/l |
Misura la quantità di Calcio presente nel sangue.
|
Magnesio | 1,7 | 2,3 | mEq/l |
Misura la quantità di Magnesio presente nel sangue.
|
Potassio | 3,5 | 5,2 | mEq/l |
Misura la quantità di Potassio presente nel sangue.
|
Sodio | 135 | 145 | mEq/l |
Misura la quantità di Sodio presente nel sangue.
|
TRANSAMINASI |
GOT (AST) | 0 | 40 | mU/ml |
Glutamyl Oxaloacetic Transaminase - Glutammato Ossalacetato Transaminasi, misura la quantità dell'enzima presente nel sangue.
|
GPT (ALT) | 0 | 40 | mU/ml |
Glutamyl Pyruvic Transaminase - Glutammato Piruvato Transaminasi, misura la quantità dell'enzima presente nel sangue.
|
SGOT | | < 18 | mU/ml |
Serum Glutamic Oxaloacetic Transaminase - Siero Glutammato Ossalacetato Transaminasi
|
NOTA: è da ricordare che i valori di riferimento possono differire a seconda della metodica d'indagine |
|
Globuli rossi (RBC) - Sono cellule del sangue (detti anche eritrociti o emazie) a
forma di disco appiattito, prive di nucleo, che trasportano l'ossigeno, fissato tramite
l'emoglobina in esse contenuta, fino alle cellule dei tessuti e riportano ai polmoni parte
dell'anidride carbonica prodotta. Il valore normale nell'uomo è di 4,5-6 milioni/mm3, nella
donna 4-5,5 milioni/mm3; anche in questo caso per gli atleti di discipline di resistenza
si devono diminuire tali valori di circa 0,5 milioni/mm3. Il loro numero influenza i
valori di emoglobina e di ematocrito. Il globulo rosso ha una vita media di circa tre
mesi, dopo di ché viene fagocitato, praticamente mangiato da cellule spazzine, dette
macrofagi che lavorano nei cantieri di demolizione, quali la milza, il fegato, il midollo
osseo, ecc.
Globuli bianchi (WBC) - Sono cellule del sangue (detti anche leucociti) che hanno
il compito di difendere l'organismo da attacchi esterni. Si suddividono in granulociti,
linfociti e monociti. I granulociti si suddividono a loro volta in neutrofili (che attaccano
i batteri), eosinofili (attivi contro le allergie e le infezioni causate da parassiti) e
basofili (che agiscono come filtri fra intestino e altri organi). I globuli bianchi sono
un'ottima spia contro le infezioni. Nel caso di aumento dei granulociti si è molto
probabilmente di fronte a un'infezione provocata da batteri, mentre se aumentano i
linfociti, l'infezione dovrebbe dipendere da un virus. Valori normali sono: da 4.000 a
7.000 per mm3 nella donna e da 5.000 a 8.000 per mm3 nell'uomo. I neutrofili costituiscono
il 40-75%, gli eosinofili lo 0-7%, i basofili lo 0-2%, i linfociti il 18-50% e i monociti
il 2-9%. I globuli bianchi possono aumentare anche per la somministrazione di alcune
sostanze (arginina) o in determinati periodi (gravidanza, mestruazioni). Una loro diminuzione
è generalmente relazionabile a una diminuzione delle difese immunitarie.
Emoglobina (Hgb) - È la proteina che trasporta l'ossigeno dai polmoni ai
tessuti ed è presente nei globuli rossi. Nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso
l'emoglobina trasporta invece anidride carbonica ai polmoni dai quali questa viene espulsa
con l'aria espirata. La sua formazione avviene nel midollo osseo simultaneamente a quella
degli eritrociti immaturi; in un globulo rosso esistono circa 350 milioni di molecole
di emoglobina, ciascuna delle quali in grado di trasportare quattro molecole di ossigeno.
Sono considerati valori normali quelli compresi fra 14-18 g/100 ml per gli uomini e
12-16 g/100ml per le femmine. Valori superiori alla media a quelli considerati normali
possono essere causati da diarrea, da disidratazione, da enfisema, da policitemia, da
poliglobulia, da shock, da ustioni, da trasfusioni ripetute. Valori inferiori a quelli
ritenuti normali possono essere causati da aplasia midollare, da collagenopatie, da deficit
di ferro, da deficit di vitamina B12, da emorragie, da epatopatie, da infezioni gravi,
da insufficienza renale cronica, da leucemie, da morbo di Cooley, da morbo di Crhon, da
metrorragia, da neoplasie maligne, da ulcera peptica, da morbo di Hodgkin. Per gli atleti
di discipline di resistenza tali intervalli possono essere diminuiti di un'unità.
Ematocrito (Hct) - È la percentuale di parte corpuscolata del sangue (globuli rossi,
piastrine e globuli bianchi). I suoi valori vanno da 37 a 46 nella donna, mentre nell'uomo
variano da 42 a 50. Per gli atleti di discipline di resistenza i valori più probabili sono
da 40 a 45 per l'uomo e da 36 a 41 per la donna. Volume corpuscolare medio (MCV) - Indica
la grandezza dei globuli rossi ed è importante perché serve nella diagnosi delle anemie: i
globuli rossi possono essere più piccoli del normale (anemia microcitica) o più grandi
(anemia macrocitica). Si ricava da (ematocrito*10/numero di globuli rossi) e i valori normali
vanno da 80 a 100 femtolitri (indicati con fl). Negli sport di resistenza l'allenamento
aumenta il valore dell'MCV (alcuni atleti keniani arrivano anche a valori di 110). Contenuto
emoglobinico corpuscolare medio (MCH) - È la quantità di emoglobina contenuta in media in
un globulo rosso. Si ricava da (emoglobina*10/numero di globuli rossi in milioni/ml) e i
valori normali vanno da 27 a 34 picogrammi. Concentrazione emoglobinica corpuscolare media
(MCHC) - Indica se i globuli rossi a seconda della loro grandezza contengono poca o molta
emoglobina. Si ricava da (emoglobina*10/ematocrito) e i valori normali espressi in percentuale
vanno da 31 a 37. Valori inferiori si riscontrano nelle anemie ipocromiche, valori superiori
negli stati emolitici (configurazione sferocitica dei globuli).
Red-cell Distribution Width (RDW) - Misurato in percentuale (da 11 a 16) o in assoluto
(da 39 a 50 fl), indica una misura dell'ampiezza della curva dei volumi dei globuli rossi,
permettendo di riconoscere i casi di anisocitosi (RDW elevato).
Piastrine (PLT) - Dette anche trombociti, sono corpi del sangue senza nucleo, di
forma discoidale, che giocano un ruolo essenziale nei processi di coagulazione. I valori
sono alterati in caso di forti emorragie, circolazione rallentata del sangue, problemi
alla milza, leucemie o lesioni del midollo osseo. Molti farmaci (fra cui pillola anticoncezionale
e aspirina) influiscono sui valori. La diminuzione del numero delle piastrine, detta
trombocitopenia, si riscontra in seguito a trasfusioni di sangue, oppure dopo una cura
prolungata a base di particolari farmaci, quali antibiotici, barbiturici, diuretici,
sulfamidici, ipoglicemizzanti. Può inoltre essere il segnale di varie malattie organiche,
tra cui:
- anemia
- carenza di vitamina B12 e acido folico
- mononucleosi infettiva e altre infezioni virali
- leptospirosi
- linfomi
- malaria
- rigetto del rene in seguito a trapianto
- ipertiroidismo
- porpora
- endocardite batterica (per esempio, conseguente a un'infezione da streptococco)
- tifo
- scarlattina
L'aumento del numero delle piastrine, definito trombocitosi, può essere conseguenza della prolungata assunzione di preparati a base di vitamina B12 e acido folico, oppure può essere in relazione con lo svolgimento di un'intensa attività sportiva o con la gravidanza: in questi due casi è considerato fisiologico, ossia naturale e quindi non significativo dal punto di vista medico. Può, però, essere segno di una delle seguenti malattie:
- morbo di Crohn
- anemia emolitica
- tumore
Formula Leucocitaria -
Esprime il numero e/o la percentuale dei vari tipi di leucociti: neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti, monociti. Ognuno di questi leucociti ha una specializzazione nella difesa dell'organismo da attacchi esterni. Può essere effettuata con tecniche automatiche o tramite l'osservazione al microscopio ottico di uno striscio di sangue opportunamente colorato. Evidenzia inoltre la presenza eventuale di cellule anomale.
Glicemia - La glicemia è la presenza di glucosio nel sangue. È regolata da un complesso di meccanismi neurormonali e metabolici che ne impediscono forti oscillazioni in difetto o eccesso. Aumenta nei soggetti diabetici e si abbassa nel digiuno prolungato. In genere con l'allenamento la glicemia si abbassa rispetto ai valori normali che vanno da 65 a 110 mg/dl.
Una diminuzione del glucosio rispetto a valori normali si riscontra nel corso di diete povere di zuccheri o in seguito a digiuno prolungato, oppure può essere conseguenza dello svolgimento di un'attività fisica molto intensa.
Può, inoltre, dipendere dall' assunzione prolungata di particolari farmaci (salicilati, antitubercolari), oppure può essere anche il segnale di varie malattie tra cui:
- alterazioni a carico del fegato
- ipotiroiclismo
- intolleranza al fruttosio
Un aumento del glucosio è sempre il segnale di diabete mellito, la malattia caratterizzata dallo scorretto utilizzo degli zuccheri da parte dell'organismo.
Creatinina - Si forma durante il lavoro muscolare e viene espulsa tramite le urine; se i reni non funzionano bene il suo valore nel sangue resta elevato. Alcuni antibiotici ne abbassano il valore, mentre la pillola anticoncezionale e un danno muscolare o un duro allenamento lo alzano. Valori normali (dipende dalla massa muscolare): donne fino a 0,9 mg/dl, uomini fino a 1,3 mg/dl.
Proteine Totali - L'esame dà il risultato della somma delle 5 proteine fondamentali. Le proteine plasmatiche sono suddivise in cinque frazioni fondamentali separabili per elettroforesi su acetato di cellulosa: albumina, alfa-1-globuline, alfa-2-globuline, beta-globuline e gamma-globuline. Le proteine plasmatiche sono per la maggior parte prodotte dal fegato (ad eccezione delle immunoglobuline, degli ormoni e di alcuni enzimi).
- ALBUMINE
Di questa frazione l'albumina (3,5 - 5 g / dl) è la proteina che costituisce la frazione sieroproteica più abbondante. Essa, oltre a trasportare alcune molecole, rappresenta il principale regolatore della pressione oncotica, regolando gli scambi idrici a livello capillare tra il plasma e i tessuti. Insieme alla prealbumina (10 - 40 mg / dl) i suoi livelli ematici scendono in corso di epatiti virali, sindromi nefrosiche, enteriti ed ustioni.
- ALFA-1-GLOBULINE
L'intera frazione aumenta nei processi infiammatori acuti in maniera opposta a quella albuminica. In questa frazione sono presenti l'alfa1-antitripsina e la glicoproteina acida (mucoproteine).
- ALFA-2-GLOBULINE
Similmente alla frazione alfa-1 anche l'alfa-2 aumenta nei processi infiammatori. L'aptoglobina (50 - 300 mg / dl), la macroglobulina (200 - 350 mg / dl) e l'antitrombina III (22 - 40 mg /dl) sono i suoi rappresentanti fondamentali.
- BETA-GLOBULINE
Appartengono a questa frazione il fibrinogeno (200 - 400 mg / dl) che possiede un ruolo particolare nella coagulazione del sangue, la proteina C reattiva e la transferrina (200 - 320 mg / dl) che trasporta il ferro dall'intestino ai tessuti e da questi al midollo osseo.
- GAMMA-GLOBULINE
Le gamma-globuline o immunoglobuline (Ig) sono gli anticorpi. L'analisi elettroforetica consente di evidenziare alcune alterazioni come ipo- o ipergammaglobulinemie rispettivamente in conseguenza di disordini ereditari e malattie acquisite.
Ferritina - Indica il ferro presente a livello del fegato, cioè la riserva in ferro.
Sono considerati valori normali 5 - 177 ng (nanogrammo, 1 ng = 1 miliardesimo di grammo) /100ml.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da eccessiva introduzione di ferro, da emacromatosi, da leucemia, da neoplasie maligne, da trasfusioni.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da poca introduzione di ferro, da emorragie, da gravidanza.
La ferritina rappresenta i depositi di ferro dell'organismo (insieme all'emosiderina); pertanto una diminuzione di ferritina predispone all'anemia.
Azotemia - La quantità d'urea nel sangue è importante per verificare sia la funzionalità renale sia il giusto apporto proteico della dieta. In caso di azotemia alta (ed escludendo una patologia renale) si dovrebbe limitare l'apporto di proteine ed evitare l'uso di integratori proteici per evitare un inutile sovraccarico renale. Anche in questo caso un pesante impegno fisico può influire (a causa del catabolismo proteico) sui valori riscontrati. Il valore normale superiore va elevato a 60 per chi pratica attività fisica intensa.
Una diminuzione dell'urea rispetto ai valori normali può essere conseguenza di una dieta troppo povera di proteine (formaggio, latte, carne, pesce, uova) e troppo ricca di carboidrati (pane, pasta, dolciumi), oppure si riscontra in varie malattie tra cui:
- ipotiroidismo
- alterazioni della funzionalità del fegato
- ritardo gestazionale (gravidanza oltre il termine)
Un aumento rispetto ai valori normali può essere conseguenza di un digiuno prolungato, oppure si riscontra in tantissime malattie tra cui:
- insufficienza renale
- disidratazione
- emorragia
- ipertensione
- diabete
- pielonefrite
- arteriosclerosi
- calcoli renali
- ipertrofia prostatica
- ipertiroidismo
- traumi con schiacciamento
- malattie febbrili
- malattie infettive
- disidratazione
- insufficienza cardiaca
- epilessia e altre malattie che interessano il sistema nervoso centrale.
Uricemia - La presenza di acido urico nel sangue è detta uricemia. E' un prodotto di scarto del metabolismo e dovrebbe essere espulso dal corpo con l'urina, per mezzo del lavoro dei reni. Se ciò non avviene, nel sangue aumenta il tasso di acido urico.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da:
- alcolismo
- diabete mellito
- digiuno
- eclampsia
- emolisi
- gotta
- insufficienza renale cronica
- leucemia
- linfomi
- policitemia
- psoriasi
- citostatici
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinate da:
- anemia
- epatite acuta
- gravidanza
- morbo di Hodgkin
- malattia di Wilson
- mieloma
- sindrome di Fanconi
- uso di farmaci antinfiammatori non cortisonici, steroidi, da antimicetici.
Trigliceridi - Sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti. Insieme all'aumento del colesterolo, l'innalzamento dei trigliceridi costituisce un fattore di rischio perchè danneggia le arterie. I trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" dei grassi per l'organismo, cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio) ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando l'organismo ha bisogno di energia. Essi entrano nell'organismo insieme ai cibi (soprattutto burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena l'intestino li assorbe, vengono catturati da particolari proteine, i chilomicromi, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere immaganizzati. Nel momento in cui l'organismo ha bisogno di energia, altre proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi in circolo.
I valori sono molto influenzabili dall'alimentazione immediatamente precedente al prelievo; se si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l'esame, è possibile che il loro livello si alzi. Anche l'alcol sortisce questo effetto.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da:
- alcolismo
- diabete mellito
- epatopatie
- insufficienza renale
- ipotiroidismo
- obesità
- pancreatite acuta
Se a un loro aumento si associa una forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL, si rappresenta un fattore di rischio per infarto e ictus.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da:
- anemia
- contraccettivi orali e gravidanza
- ipertiroidismo
- digiuno prolungato
- malnutrizione
- senilità (alterazioni delle capacità mentali che si verificano in conseguenza dell'invecchiamento)
- ustioni
I valori normali per chi pratica attività sportiva vanno da 40 a 150 mg/dl; per un sedentario si può arrivare fino a 200 mg/dl.
TAS - E' un'analisi mirata al dosaggio degli anticorpi prodotti dall'organismo nei confronti della streptolisina-O prodotta da batteri Streptococchi beta-emolitici di gruppo A responsabili di infezioni faringee. Tali anticorpi, oltre ad agire contro i batteri, reagiscono anche contro antigeni autologhi delle cellule muscolari cardiache causando una patologia nota come febbre reumatica e caratterizzata da dolori articolari, endocardite, miocardite ed alterazioni neurologiche.
Colesterolo - E' un grasso soffice e ceroso, importante costituente delle cellule dell'organismo. Il colesterolo è presente in molti cibi (latte e derivati, carne, uova, crostacei, ecc.), ma la maggior parte è prodotta dal fegato. La ricerca di questa sostanza nel sangue concorre, con la ricerca dei trigliceridi, a valutare i grassi nell'organismo.
Il colesterolo Viene differenziato in due gruppi:
- HDL anche detto colesterolo "buono" perchè, se la maggiore parte del colesterolo presente nel sangue è sottoforma di lipoproteine a elevata densità, questo sembra avere un effetto protettivo nei confronti della malattia arteriosa, in quanto le molecole HDL hanno una struttura molto grande e tali dimensioni consentono loro di "spazzare" fisicamente le arterie e di ripulirle dai depositi arteriosclerotici (placche). Inoltre, le HDL hanno la funzione di riportare il colesterolo nel fegato, quindi di sottrarlo al sangue.
- LDL anche detto colesterolo "cattivo" perchè, se la maggiore parte del colesterolo è sottoforma di lipoproteine a bassa densità, questo aumenta il rischio di sviluppo di arteriosclerosi.
Il colesterolo è una sostanza essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di alcuni ormoni ed entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di tutte le membrane delle cellule.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da:
- diabete
- epatite cronica
- uso di contraccettivi
- intossicazione
- ipoproteinemie
- ipotiroidismo
- lupus eritematoso
- morbo di Cushing
- obesità
- pancreatite acuta
- sindrome nefrosica
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da:
- anemie croniche
- epatopatie terminali
- ipertiroidismo
- morbo di Addison
- malnutrizione
- sepsi
- malassorbimento
- malattie neoplastiche
Fondamentale è il calcolo dell'indice di rischio cardiovascolare dato dal rapporto fra colesterolo totale e colesterolo HDL. Tale valore dovrebbe essere inferiore a 5 per gli uomini e 4,5 per le donne. Visto che il colesterolo svolge funzioni comunque positive, è da guardare con sospetto anche un valore troppo basso del colesterolo totale.
Elettroliti - Il controllo di sodio, potassio, calcio e magnesio purtroppo non è effettuato con la dovuta frequenza. In genere la carenza di questi minerali provoca problemi come crampi, tremori, astenia e nel caso del potassio anche aritmie. È quindi evidente come possano essere penalizzanti per una buona qualità della vita, anche se troppo spesso si tende a ricondurre vaghi problemi di salute (irritabilità, stanchezza ecc.) a carenze minerali senza fare i necessari esami.
Transaminasi - Come dice il nome sono enzimi che intervengono nella transamminazione, nella trasformazione cioè di un amminoacido in un altro. Normalmente sono presenti sia nel fegato che nei muscoli, dove partecipano alla trasformazione degli amminoacidi in energia, soprattutto se l'impegno fisico è lungo e impegnativo. Avere valori alti di transaminasi non necessariamente vuol dire avere problemi epatici. Nel caso di dubbio conviene eseguire nuovamente l'esame a riposo. Valori normali sono inferiori a 40 mU/ml (GOT e GPT) e inferiori a 18 mU/ml (SGOT).
|
|
|